Non solo cenere, ma una vera e propria pioggia di pietre di lava ha colpito le popolazioni etnee in seguito all’ultima eruzione dell’Etna. È urgente che il governo regionale chieda immediatamente lo stato di calamità per le comunità colpite, che stanno subendo gravi danni a causa di questa enorme massa di cenere e pietre. La quantità di materiale vulcanico caduto è senza precedenti: in alcune zone si sono registrati accumuli di sassi fino a 15 chili per metro quadrato.
Anthony Barbagallo, segretario regionale del Pd Sicilia, ha sottolineato la necessità di un intervento immediato: “Servono subito i ristori sia per gli enti locali che per i privati. Invitiamo il presidente della Regione e il governo nazionale a visitare i luoghi colpiti per constatare la gravità della situazione e i disagi, oltre ai danni, causati da questo ultimo fenomeno”.
Barbagallo continua: “È fondamentale che la Regione si attivi immediatamente, avviando le procedure per lo stato di calamità. Inoltre, è essenziale sollecitare il governo Meloni e il ministro della protezione civile, Musumeci, per intervenire istantaneamente”.
La situazione è estremamente critica e richiede un’azione rapida per garantire la sicurezza e il supporto delle popolazioni colpite. L’Etna, con la sua attività vulcanica, continua a rappresentare una minaccia costante, e gli effetti devastanti dell’ultima eruzione evidenziano l’importanza di una risposta tempestiva ed efficace da parte delle autorità.
Non è solo la quantità di cenere e pietre di lava a preoccupare, ma anche l’impatto a lungo termine che questi eventi possono avere sull’economia locale, l’agricoltura, e la vita quotidiana degli abitanti. La richiesta di stato di calamità è un passo cruciale per ottenere i fondi necessari per la ricostruzione e il ripristino delle infrastrutture danneggiate.
In conclusione, l’ultima eruzione dell’Etna ha messo in ginocchio le comunità locali con una pioggia di pietre di lava e cenere mai vista prima. È imperativo che il governo regionale e nazionale agiscano immediatamente per fornire i necessari ristori e dichiarare lo stato di calamità, garantendo così un supporto concreto a chi è stato colpito da questa catastrofe naturale.